Giuseppe Penone

Penone nasce nel 1946 a Garessio in provincia di Cuneo. L’esordio del 1968 è legato al movimento artistico dell’Arte Povera nato intorno al critico Germano Celant. Nel 1969 espone in una personale alla galleria Sperone di Torino. Durante gli anni successivi non tradisce mai l’appartenenza all’Arte Povera con il continuo utilizzo di materiali umili, naturali o industriali e il legame ad uno scopo fondamentalmente concettuale, minimalista ed etico. Contemporaneamente Penone  si indirizza verso una strada personale incentrata sulla natura e soprattutto sul rapporto dialettico tra cultura e natura. Talvolta le sue opere sono forme naturali modificate da infiltrazioni artificiali, altre opere invece il vengono create dalla natura stessa e dal suo crescere spontaneo. Penone ha partecipato ad alcuni tra gli eventi fondanti della storia dell’arte contemporanea come Documenta a Kassel nel 1972 , mentre nel 2004 dal Centre Pompidou di Parigi gli è stata dedicata un’importante retrospettiva. Le sue opere più conosciute sono la serie degli “Alberi” iniziata nel 1969 e mai abbandonata. L’albero assunto a paradigma della natura è reso protagosnista di svariati interventi culturali, si lascia che con il suo crescere inglobi oggetti, ma lo si cerca anche di riportare alla vita, recuperando con utensili e lavoro manuale un albero da una trave in un tentativo di risarcimento della terra  o forse come monito agli uomini. Altri alberi sono trasformati in nuovi alberi di bronzo, simulacri della natura stessa, simili e confondibili, ma umani ed eterni.

Giuseppe Penone
Idee di Pietra,
bronzo
h. 900 × 400 × 200 cm