Francesco Faccin nasce nel 1977 a Milano. Nel 2003, dopo aver frequentato l’Istituto Europeo di Design, lavora nello studio di Enzo Mari. Nel frattempo inizia l’attività di designer indipendente collaborando con aziende italiane e straniere. Dal 2004 in poi sviluppa progetti auto-producibili in piccola serie in stretta collaborazione con esperti artigiani. Negli stessi anni collabora con il modellista e liutaio Francesco Rivolta sviluppando una conoscenza profonda del legno. Nel 2007 partecipa per la prima volta al Salone Satellite. Nel 2009 incontra Michele De Lucchi, rimanendo al suo fianco per cinque anni. Nel 2010 partecipa al Salone Satellite insieme ad Alvaro Catalan de Ocòn vincendo il Design Report Award ed inizia a insegnare Industrial Design alla NABA di Milano con il corso “Progetti Non Oggetti”, oltre a svolgere attività di docenza presso altre università in Italia e all’estero. Nel 2012 è invitato dalla ONG Liveinslums a progettare gli arredi della scuola Why Not Academy nello slum di Nairobi oltre a disegnare gli interni del ristorante”28 Posti” a Milano commisionato dalla stessa ong. L’anno successivo Faccin viene invitato in qualità di affiliated fellow a trascorrere 4 mesi alla prestigiosa American Academy di Roma, dove svolge una ricerca volta a creare una mappatura del tessuto produttivo-artigianale del centro storico della capitale. Nello stesso anno presenta alla Triennale di Milano una raccolta di oggetti selezionati negli Slum di Nairobi, la mostra è intitolata “Made In Slums”, a cura di Fulvio Irace. In occasione di Expo 2015, Marva Griffin gli commissiona un progetto sul tema “nutrire il Pianeta” ; Nasce così “Honey Factory”, una piccola architettura per l’apicoltura urbana tuttora in uso nel giardino della Triennale di Milano. Attualmente collabora su base stabile con diverse aziende Italiane e straniere mentre il suo lavoro è stato più volte pubblicato dalle più importanti riviste, nazionali ed internazionali. Rassegna Stampa: Scarica qui la rassegna stampa selezionata |